Associazione nazionale infermieri di area critica
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La qualità del sonno in Area critica. Studio prospettico

di Antonella Dragonetti, Alessia D’Orazio, Giuseppina Garripoli

Introduzione: i pazienti ricoverati in reparti ad alta intensità di cura hanno dimostrato un’alterata fisiologia del sonno con una maggiore frammentazione e diminuzione del tempo totale. L’accertamento e
la promozione del sonno devono essere parte dell’assistenza infermieristica.
Materiali e metodi: studio osservazionale prospettico pre- post. Sono stati arruolati tutti i pazienti ammessi nella Medicina D’Urgenza Terapia Subintensiva dal 1 gennaio al 31 agosto 2015. Lo studio è stato
sviluppato in tre fasi. Nella prima fase il questionario è stato somministrato a tutti i pazienti ricoverati. Nella seconda fase sono stati messi in atto alcuni interventi atti a favorire il riposo notturno. Nella terza fase è stato somministrato il questionario ad un secondo gruppo di pazienti per valutare gli effetti degli interventi.
Obiettivo: descrivere la qualità del sonno delle persone assistite in seguito all’attuazione di interventi specifici per favorire il riposo notturno.
Risultati: sono stati intervistati 100 pazienti, con un’età media di 68.5 (±11,2) anni. Sono pazienti ad alta instabilità clinica (SAPS >26). Il gruppo pre e post non hanno mostrato differenze significative rispetto
a genere, età, SAPS e giornate di degenza. Le cause dell’interruzione del sonno sono multifattoriali. Vengono indagati 13 fattori e per 10 di essi, dopo la messa in atto degli interventi specifici, si evidenzia una
riduzione della percezione come elemento disturbante con un p-value statisticamente significativo.
Conclusioni: lo studio ha descritto la qualità del sonno delle persone degenti e dimostrato come, con interventi mirati, si possa modificare la percezione di alcuni fattori che alterano il riposo notturno.