Tanti Saluti

Il collegio provinciale IPASVI di Genova, che rappresenta 8000 infermieri e l'Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica (ANIARTI)
invitano la città a partecipare all'evento:
“TANTI SALUTI”
La morte è un’occasione per riflettere sulla vita
Un tema delicato, quasi un tabù, che gli infermieri scelgono di affrontare da un punto di vista insolito: uno spettacolo divertente e impegnato seguito da un dibattito tra autori, operatori sanitari, filosofi, studenti e tutti i cittadini che vorranno partecipare.

“TANTI SALUTI” è un progetto che unisce teatro civile a clownerie, in cui Giuliana Musso, diretta da Massimo Somaglino, è affiancata sul palcoscenico da Beatrice Schiros e Gianluigi Meggiorin.Il lavoro è prodotto da La CorteOspitale in collaborazione con OperaEstate Festival, Fondazione Teatro Civico di Schio e Echidna Associazione Culturale.Agli interpreti che, coordinati da Maril Van Den Broek, si sono calati nei panni di tre clown, è affidato il compito di narrare l’indicibile: paure e desideri, dubbi e soluzioni paradossali che l’uomo mette in atto di fronte alla morte. Unici

oggetti di scena tre nasi rossi e una cassa da morto.
“TANTI SALUTI” vuole esplorare, attraverso una ricerca di stampo sociologico, il tema del morire ai nostri tempi. Il progetto ha preso forma attraverso la raccolta di testimonianze di medici, infermieri, familiari e morenti:
“Abbiamo visitato i teatri del morire – afferma Giuliana Musso - ospizi, ospedali, hospice, case.
Abbiamo indagato le sue nuove declinazioni: cure palliative, accanimento terapeutico, protocolli di rianimazione, eutanasia”. Il filo rosso della narrazione è legato al progressivo allontanarsi del concetto di morte dalle pratiche della vita comune, affidando alla scienza il compito di prolungare la vita: “Così come
la nascita, anche la morte non avviene più nelle case - spiega ancora l’attrice - ma negli ospedali, dove è possibile delegare ai medici e alle figure professionali la cura, l’assistenza e l’accompagnamento dei nostri ultimi giorni. Ma il sistema medico legale ha maglie molto strette, non riesce a contemplare la variabile umana: la medicina deve vincere sempre e ad ogni costo,
e davanti alla morte non ha gesti o parole, né protocolli di com-prensione o com-passione”.
Giuliana Musso suggerisce una riflessione sul narcisistico delirio di immortalità dei tempi moderni: “Con Tanti Saluti vogliamo proporre un nuovo motto: tenere la morte all’interno del cerchio della vita è una via di felicità. E non più
un addio”.
Si allargano in questo modo le ottiche sulla rilevanza sociale dell’urgenza di diffondere una cultura di maggiore attenzione alle situazioni che hanno oggettivamente un grande impatto sulla qualità della vita delle persone. Situazioni che sono spesso determinate da modi di pensare ed applicare i servizi per la salute non del tutto logici o giustificabili. Riflettere sulla possibilità
di una presa di posizione soprattutto nei confronti della libertà di scelta della persona, nei confronti della sua dignità e nel distacco dall'inutile volontà di attaccarsi alle cose terrene fuori misura, soprattutto se riguardano il denaro
e il potere.