“Ospedale Aperto” in Pronto Soccorso: revisione narrativa della letteratura
Introduzione: in una società in continua evoluzione si parla sempre più frequentemente di “Ospedale Aperto” anche se tale modello organizzativo non viene ancora applicato nella maggior parte delle Unità Operative. Fino ad ora è stata dedicata poca attenzione a questa tematica nelle realtà se non di Terapia Intensiva e di Pediatria e soprattutto l’ingresso dei familiari accanto ai pazienti adulti in un Dipartimento d’Emergenza sembra essere un’utopia.
Materiali e metodi: è stata eseguita una ricerca sulla banca dati Pubmed per esplorare la pratica attuale riguardo la presenza dei familiari di pazienti adulti in Pronto Soccorso. 13 articoli sono risultati idonei alla ricerca: sei studi descrittivi, uno esplorativo, due studi qualitativi, un case report, due studi sperimentali e una revisione sistematica.
Risultati: dall’analisi dettagliata dei diversi studi è parso evidente come gli autori si concentrino su due temi distinti: l’assistenza durante manovre ad alta complessità di cura, per esempio la Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) e l’assistenza a pazienti a bassa complessità. È emerso che la presenza dei familiari in entrambi i casi è un fattore positivo.
Conclusioni: l’adozione di un modello organizzativo aperto porta sicuramente ad una serie di vantaggi che, se adeguatamente sfruttati, sviluppati e strutturati, potrebbero determinare un’evoluzione ed un miglioramento del processo di cura dei pazienti critici e non. Occorre fare ricerca rispetto ai casi con minore intensità di cura per garantire l’implementazione dell’intero processo nella realtà quotidiana.