La ricerca è l’attività che porta a produrre nuove conoscenze attraverso la risposta a nuove domande, a risolvere nuovi problemi o a verificare conoscenze già esistenti.
Introduzione: l’infermiere specialista clinico, figura individuata attraverso la legge 43 del febbraio 2006, rappresenta a tutt’oggi uno degli aspetti controversi della formazione post laurea di primo livello;
nonostante il riconoscimento normativo e la diffusione di numerosi percorsi di specializzazione attraverso master universitari, il ruolo e le competenze dei professionisti specialisti vengono raramente riconosciuti in maniera formale nelle organizzazioni sanitarie.
by Marilisa Corso, Chiara Battistella, Chiara Peruzzo
Introduzione: le Terapie Intensive (TI) sono da sempre luoghi ad alta complessità che, focalizzando l’attenzione sul paziente ad alta instabilità, perdono a volte contatto con la componente familiare che rischia di essere esclusa dal processo di assistenza. In letteratura gli autori sostengono la rilevanza del supporto offerto e da offrire ai familiari; per tale motivo è opportuno conoscere quali siano i bisogni che vengono ritenuti più importanti e il loro grado di soddisfazione, così da permettere un’assistenza olistica sia al paziente che alla famiglia.
by Cristian Palazzolo, Mariachiara Carbonari, Serena Viappiani, Alberto Di Martino, Daniela Magnani, Paola Ferri
Obiettivo: lo scopo della ricerca è di valutare l’efficacia di un intervento formativo per migliorare l’adesione al protocollo per la prevenzione delle polmoniti da ventilazione (VAP), da parte del personale medico e infermieristico di un reparto di terapia intensiva.
Introduzione: la professione infermieristica è afflitta da frequenti dinamiche interne che vanno da singoli atteggiamenti di inciviltà sul luogo di lavoro fino a fenomeni di mobbing orizzontale. Per quantificare in termini di intensità e frequenza questi fenomeni, e le relative ricadute sul piano professionale e personale, è stato costruito il Questionario sulle Interazioni Negative tra Infermieri (QuINI). L’obiettivo dello studio è quello di effettuare una validazione del QuINI.
Introduzione: nel 45% dei casi, nelle prime 48-72 ore dopo un infarto miocardico acuto (IMA) si manifestano sintomi depressivi che aumentano significativamente il rischio a breve termine per morbilità e mortalità e determinano una minor aderenza ai comportamenti di prevenzione secondaria e una minor qualità di vita. La depressione post-IMA nella maggior parte dei casi non viene riconosciuta in assenza di uno strumento idoneo.
Materiali e metodi: ricerca bibliografica. Sono state identificate 16 pubblicazioni utili.