Associazione nazionale infermieri di area critica
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Ordine delle professioni infermieristiche: un passo avanti anche per l’area critica

di Comitato Direttivo Aniarti

ostituito un altro importante tassello della storia infermieristica italiana, questo evento, atteso da 11 anni dalla legge 43 del 2006, definisce un nuovo punto di partenza per la nostra professione. Una crescita professionale per gli oltre 447mila professionisti che ogni giorno si dedicano all’assistenza delle Persone più fragili ed ai loro bisogni di salute. Questo traguardo però, a nostro parere, deve essere visto oltre che dal punto di vista della professione anche con uno sguardo rivolto ai nostri assistiti, quale ulteriore strumento di protezione per i Cittadini in quanto la presenza dell’Ordine costituisce la Loro/Nostra tutela in relazione all’assistenza erogata,
infatti anche se costituiamo una professione di tipo intellettuale, non sempre tale rapporto è valutabile secondo standard normativi rigorosi ed indicatori clinico-assistenziali di esito. Tale garanzia è rafforzata dal compito
di assicurare la qualità dell’assistenza erogata anche attraverso il supporto delle Società Scientifiche come Aniarti, in un panorama come quello sanitario in rapida e continua evoluzione soprattutto in un’area come quella
critica e dell’emergenza. Dal nuovo Ordine è auspicabile attendersi, oltre al dovuto controllo sui comportamenti deontologici e professionali, un accreditamento periodico delle competenze professionali continuativo,
introducendo un percorso per rivedere, in itinere, la formazione e le n Comitato Direttivo Aniarti competenze acquisite ed agite. Aniarti auspica che possa essere un lavoro comune dell’Ordine insieme alle Società
Scientifiche che, a pieno titolo, hanno la visione contestualizzata ed operativa della realtà sanitaria e dei nuovi bisogni formativi/professionali che nascono dal progresso scientifico, tecnologico, sociale. È facilmente comprensibile come la nuova legge abbia determinato l’ammodernamento della precedente del 1946 che, evidentemente, non può più essere rispondente agli scenari attuali Il diverso inquadramento del Collegio in
Ordine, darà la possibilità di intervento anche disciplinare con una organizzazione più rispondente ai moderni canoni non solo degli enti pubblici, ma anche della programmazione sanitaria. Uno strumento fondamentale per il nuovo Ordine sarà il codice deontologico che, grazie alla nuova Legge, acquisterà maggiore rilevanza anche per il peso e le potenzialità che offrirà per un miglior controllo dei rapporti tra professionisti-cittadini-istituzioni. Il codice deontologico dovrà essere uno strumento vivo, anche frequentemente aggiornato per permettere ai professionisti di avere un “faro” di orientamento che sia al passo con le nuove sfide soprattutto quelle della tecnologia sempre più all’avanguardia ed evoluta ma anche le sfide economiche che portano necessariamente a delle scelte. Nell’area critica dove il concetto del “limite” viene molto spesso messo in discussione, il codice deontologico deve rappresentare una condotta applicabile a tutti i professionisti e riconosciuto come uno strumento fondamentale in cui i valori, l’identità professionale, gli obblighi ed i comportamenti attesi verso i cittadini, emergano senza alcuna ambiguità che possa favorire una soggettività di interpretazione. Ringraziamo i parlamentari, a partire dai presidenti delle Commissioni Igiene e Sanità del Senato ed Affari Sociali della Camera oltre il Ministro della Salute che hanno consentito, insieme ad altri di sbloccare l’impasse in cui questa norma si trovava da anni. Il ringraziamento più forte lo dobbiamo alla Senatrice Annalisa Silvestro, componente del Comitato Centrale della Federazione ed alla Presidente Barbara Mangiacavalli, che hanno vigilato su questo cambiamento epocale rappresentandoci, nei rispettivi ruoli, nelle Aule parlamentari. Il lavoro non è finito, vorremmo dire
che inizia adesso; la nostra Associazione attraverso i propri soci monitoreranno e sosterranno ancora gli ulteriori passaggi parlamentari nei Decreti attuativi che dovranno dare forza ed applicazione alla Legge appena approvata, mettendo a disposizione le nostre competenze e le specificità che da sempre ci contraddistinguono.