XXVI Congresso Nazionale Aniarti - 2007
Innovazione e sviluppo dell'infermieristica in area critica e ridefinizione del paradigma assistenziale
Il perché 2007
Il congresso Aniarti 2007 ha una finalità precisa: evidenziare e far conoscere l’evoluzione impressa dagli infermieri nell’assistenza in area critica e nel contesto sanitario. Esaminare e discutere su come siamo cambiati e come dobbiamo reinterpretare gli elementi che costituiscono i fondamentali per la nostra professione: le idee di uomo, di salute, ambiente, di infermiere, di assistenza.
Gli infermieri sono soggetti determinanti e forniscono un grandissimo ed insostituibile contributo alla salute. Bisogna però incrementare una presenza efficace degli infermieri nei progetti sanitari che continuano ad essere decisi altrove.
Un’operazione analitica, critica e certo difficile, ma utile a comprendere dove siamo arrivati e come ci dobbiamo collocare da infermieri, nell’insieme complesso del sistema per la salute oggi e soprattutto per il futuro, con scenari costantemente nuovi e con persone sempre maggiormente attente alla loro soggettività, consapevolezza e dignità: una società in forte evoluzione.
Una specie di raccolta-dati per ripartire tutti da più avanzate certezze e con nuovo vigore.
La medicina ha nuovi riferimenti: la genetica, le biotecnologie, nuovi farmaci, la ricerca, l’informatica, l’organizzazione. Quanto sono utili, quanto e come condizionanti, quanto sono invadenti in rapporto all’assistenza che le persone si aspettano? Come e quanto gli infermieri contribuiscono alla loro evoluzione? Dove e come gli infermieri collocano il limite di questi preziosi strumenti, per riuscire a garantire un servizio meglio accettato in termini di assistenza? Come gli infermieri possono trasmettere l’urgente messaggio educativo di un migliore equilibrio tra progressi e qualità di vita, un equilibrio che sia sostenibile e ragionevole in termini umani e di convivenza complessivi?
La competenza e l’etica giocano ruoli imprescindibili in un professionista.
La competenza tecnica deve essere indiscussa, ma anche non mitizzata: aggiornata e creativa, rigorosa ma contestualizzata, specialistica ma aperta e non escludente.
L’approccio etico è necessariamente pervasivo ed attento; che considera le persone reali, ma capace anche di trascendere i singoli episodi per considerare le situazioni complessive, le necessità del sistema e della società intera, con una visione inevitabilmente mondiale. Non facile, ma certamente nuovo, liberante e coinvolgente. In quest’ottica la solidarietà e la condivisione non possono essere più categorie dell’indole casuale del singolo, ma acquisiscono una dimensione necessaria di ciascuno.
Come ripenseremo insomma, la nostra idea di uomo, di salute, ambiente, infermiere, di assistenza?
o Di che uomo stiamo parlando, se consideriamo le biotecnologie e la genetica, i mescolamenti di etnie, le differenze di concetti e di tenori di vita e a volte, solo di stentata sopravvivenza?
o Qual è l’idea di salute che riteniamo adeguata: quella delle palestre o delle chirurgie estetiche, degli eccessi alimentari, dei rischi di vita quotidiani per il traffico e per le tipologie di lavoro, la salute nell’ignoranza, nell’indigenza e nell’assenza di diritti e libertà, la salute dei farmaci salvavita per decenni o la continuazione esasperata delle funzioni vitali attaccati alle macchine…? Che cosa propongono gli infermieri come concetto di salute oggi?
o Ambiente dell’ospedale soltanto o ambiente di vita in generale? Ambiente come elemento estetico o come fattore primario di salute? Ambiente subìto o ambiente da plasmare e positivamente rigenerato in base all’idea di salute di ciascuno e di tutti? Ambiente solo fisico o anche umano più ampiamente inteso?
o Infermiere: chi è oggi costui? Ancora l’ausiliario senza incidenza sui determinanti del proprio lavoro, o il professionista che pianifica l’assistenza generale alla persona in tutte le situazioni ed in tutti i contesti, in forte integrazione, con competenze cliniche anche specialistiche ed avanzate, connesso con colleghi a livello mondiale per problemi affrontati dialogando per cercare soluzioni condivise?
o Assistenza come aiuto generico sostitutivo dell’individuo o come supporto esperto ed opportunità di evoluzione e realizzazione personale anche in stato di malattia in rapporto al progetto di vita? Assistenza come compito o come funzione sociale bidirezionale, verso il malato ma anche verso le decisioni comuni in fatto di salute da garantire? Un nuovo progetto di responsabilità?
Vedremo che cosa è cambiato ultimamente in tutto questo, per capire che cosa centra con gli infermieri e come gli infermieri possono determinare una differenza in ciascuno di questi ambiti.
Vedremo quale lettura ne danno gli infermieri di area critica, al fine di contribuire alla riflessione ed alla maturazione collettiva; per comprendere meglio la dimensione e la profondità, le implicanze dei problemi che in contesti e situazioni di malattia vengono affrontati direttamente dai malati, dagli operatori, dalle istituzioni.
Come può maturare, se non c’è consapevolezza, una responsabilità efficace sulle scelte?
E come potranno essere le scelte che avvengono nell’ignoranza della realtà?
Saranno tutti ambiti, temi e problemi, raccolti, toccati ed approfonditi a partire dall’esperienza quotidiana nostra, di infermieri italiani, di coloro che spontaneamente si proporranno per presentare e mettere in discussione la loro porzione di innovazione, la tessera del loro puzzle nell’assistenza infermieristica nel nostro paese.
Una grande campagna informativa cercherà di consentire la raccolta del maggior numero e qualità di esperienze esistenti.
La composizione, il confronto, la discussione e la cooperazione diventeranno la sintesi di arricchimento che risulterà e che già si preannuncia ricca e molto vivace.
1. Ridefinire i contenuti del paradigma assistenziale (uomo, salute, ambiente, infermiere, assistenza) in area critica, in relazione all’evoluzione dell’infermieristica italiana.
2. Individuare ed analizzare gli elementi e i fattori che hanno modificato l’assistenza infermieristica e che inducono l’evoluzione e lo sviluppo del concetto di area critica e dell’intensività assistenziale infermieristica.
3. Mappare le attuali competenze dell’infermiere di area critica e ipotizzare ruolo, funzioni e diversità dell’infermiere specialista nell’equipe assistenziale mono e multiprofessionale.
4. Riflettere sul ruolo dell’infermiere di area critica nei luoghi e nelle situazioni di confine tra tecnica, etica e responsabilità.
5. Coniugare lo sviluppo della tecnologia, della tecnica e della relazione di aiuto e di assistenza nei diversi luoghi dell’area critica.
Quota di partecipazione (IVA esclusa):
- Iscrizione Soci Aniarti 2007 entro 01/10/2007 → €158,33
- Iscrizione non Soci Aniarti 2007 entro 01/10/2007 → €175,00
- Iscrizione Soci Aniarti 2007 entro 18/10/2007 → €175,00
- Iscrizione NON Soci Aniarti 2007 entro 18/10/2007 → €191,67