Associazione nazionale infermieri di area critica
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Contenuto di vapore acqueo durante CPAP con elmetto: abbiamo bisogno di umidificare i gas inspirati?

by Alberto Lucchini, Stefano Elli, Matteo Manici, Giuseppe Foti, Elisa Mattiussi, Stefano Bambi

Introduzione: durante CPAP con Elmetto (E-CPAP), il paziente inspira del gas medicale in un sistema sottoposto a pressione positiva, senza contatto con l’ambiente esterno. In questa situazione potrebbero
svilupparsi condizioni di umidità assoluta di vapore acqueo inferiore a quanto suggerito dalla letteratura.
Materiale e metodi: studio a metodi misti in tre fasi. Nella prima fase, svolta in vivo, sono stati arruolati 15 pazienti sottoposti a E-CPAP senza umidificazione. La temperatura media registrata all’interno del
casco è stata pari a 27.2°C (SD±0.9 – range 26.2 -29.3 ). Quando il flusso è stato generato con un sistema Venturi, con frazioni inspiratorie dell’ossigeno maggiori di 0.6, all’interno dell’elmetto l’umidificazione assoluta (UA) è sempre stata inferiore a 10 mg H2O/L (Umidità relativa (UR):<10%). Generando il flusso con gas medicali (aria compressa e ossigeno) l’UA all’interno dell’elmetto è stata 0.50 mg H2O/L, con un UR pari al 2.70%. Sono stati testati in vitro i seguenti umidificatori per la ventilazione non invasiva: F&P 810 e F&P 850 SystemTM (Fisher & Paykel Healthcare Limited©), DAR HC 2000 TM (Covidien©), and Hudson NeptuneTM (Teleflex medical©). Tutti gli umidificatori attivi termoriscaldati testati in in condizioni differenti, sono in grado di fornire almeno 10 mg mgH2O/L, indipendentemente dal flusso erogato.
Conclusioni: nel paziente sottoposto a E-CPAP ad alto flusso, se non vengono utilizzati degli umidificatori attivi, esiste un problema di sotto-umidificazione delle vie aeree.