Associazione nazionale infermieri di area critica
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L’utilizzo della ventilazione non invasiva (NIV) in ambito extraospedaliero: indagine in 19 Centrali operative Italiane

di Carlo Gambaretto, Stefano De Togni

Introduzione: la ventilazione non invasiva (NIV) riduce il ricorso ad intubazione tracheale, degenza in Terapia Intensiva e mortalità nei pazienti con insufficienza respiratoria, specialmente per edema polmonare acuto e riacutizzazione di BPCO. Nel contesto nazionale ed internazionale del soccorso extraospedaliero, è in aumento la diffusione di mezzi di soccorso intermedi (MSI) con infermiere a bordo che affiancano i mezzi avanzati con medico; gli infermieri che operano su MSI, al termine di un percorso formativo, erogano prestazioni avanzate riferite a protocolli clinico terapeutici. Negli ultimi anni è stata documentata la sicurezza della NIV applicata dal personale dei MSI a confronto con mezzi di soccorso avanzato.
Materiali e metodi: è stata condotta una indagine osservazionale trasversale in 19 Centrali Operative (CO) 118 del centro-nord Italia, per documentare la presenza di MSI, la frequenza di utilizzo della NIV nel soccorso extraospedaliero e la presenza di protocolli per effettuarla da parte dell’infermiere.
Risultati: in 18 CO erano presenti MSI con una media di distribuzione di 1 MSI/100.000 abitanti. La possibilità di utilizzare la NIV nel soccorso extraospedaliero è stato documentata in 15 CO (79%) ed in media son stati trattati 40,4 pazienti/anno; nel 60% delle CO sono stati effettuati dai 10 ai 50 interventi di soccorso con NIV/anno. L’unica modalità NIV utilizzata è stata la C-PAP (Continuous-Positive Airways Pressure).
Conclusioni: questo studio documenta la diffusione dei MSI e dell’utilizzo della NIV nel soccorso extraospedaliero nel contesto Italiano. I criteri e le modalità di utilizzo della NIV sono risultati in accordo con la letteratura internazionale. Il crescente sviluppo e utilizzo di protocolli per la selezione dei pazienti idonei e per il mantenimento-trattamento NIV ne permettono l’utilizzo anche da parte di personale infermieristico addestrato con conseguente aumento del numero di pazienti che ne possono beneficiare.