Associazione nazionale infermieri di area critica
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Scenario n. 4 anno 2017

Ordine delle professioni infermieristiche: un passo avanti anche per l’area critica

di Comitato Direttivo Aniarti

ostituito un altro importante tassello della storia infermieristica italiana, questo evento, atteso da 11 anni dalla legge 43 del 2006, definisce un nuovo punto di partenza per la nostra professione. Una crescita professionale per gli oltre 447mila professionisti che ogni giorno si dedicano all’assistenza delle Persone più fragili ed ai loro bisogni di salute.

Esiti neurologici dei pazienti colpiti da arresto cardiaco in ambito extraospedaliero: efficacia delle compressioni toraciche meccaniche vs compressioni toraciche manuali: una revisione della letteratura.

di Marco Ranfone

Introduzione: in caso di arresto cardiaco extra-ospedaliero (OHCA), alcuni fattori che influenzano negativamente l’efficacia delle manovre rianimatorie sono l’affaticamento fisico degli operatori sanitari
ed il contesto in cui si trovano ad eseguire la Rianimazione Cardio Polmonare (RCP). Per ovviare a questi problemi, sono stati ideati dei dispositivi meccanici in grado di produrre compressioni toraciche
esterne efficaci da un punto di vista emodinamico, che favoriscono la sopravvivenza e la conservazione delle funzioni neurologiche.

Problemi aperti nel passaggio del paziente tra la terapia intensiva e la terapia sub-intensiva: gestione dei problemi neurologici, della nutrizione enterale, dell’eliminazione, del rischio di cadute e di trasmissione crociata delle infezioni

di Agnieszka Katarzyna Cholewa, Alberto Lucchini, Christian Caruso, Stefano Bambi

Il paziente in fase di dimissione dalla terapia intensiva (Intensive Care Unit – ICU) è degno di particolari attenzioni da parte delle cure mediche ed infermieristiche, perché a rischio di ricadute non soltanto dovute alle eventuali evoluzioni negative della malattia principale e di eventuali complicanze correlate, ma anche per tutte le possibili complicanze di origine iatrogenica, che sono imputabili alla gestione di aspetti legati al mantenimento delle funzioni fisiologiche del paziente e dei dispositivi di cura ed assistenza.

L’efficacia della CPAP in ambito preospedaliero nei pazienti con edema polmonare acuto cardiogeno: revisione della letteratura.

di Amedeo Mormile, Simone Nykieforuk, Alessandro Corradini, Simona Pontrandolfo, Antonio Mormile

Introduzione: l’edema polmonare acuto cardiogeno (EPAC) è un’emergenza medica a rischio per la vita se non viene trattata precocemente; da ciò l’importanza di un approccio immediato e adeguato, sin dal primo soccorso sul territorio. L’utilizzo della CPAP (Continuous Positive Airway Pressure) nell’insufficienza respiratoria acuta ipossica da EPAC è considerato, ormai, il primo approccio terapeutico accanto alla terapia medica convenzionale, e attualmente considerata la terapia non farmacologia più efficace.

DICHIARAZIONE DI BRISBANE - IL NURSING DI AREA CRITICA CULTURALMENTE COMPETENTE

di EFCCNA

L’obiettivo del Gruppo di Lavoro della Federazione
Mondiale degli Infermieri di Area Critica
(WFCCN) era quello di redigere un Documento
di Posizione condiviso a livello internazionale e
contenente raccomandazioni per l’erogazione
di un’assistenza culturalmente competente al
paziente critico, in tutto il mondo.

Il ruolo decisionale dell’infermiere nella gestione della ventilazione meccanica: un confronto tra la realtà italiana e quella spagnola

di Alessandro Galazzi, Korneliusz Kilim, Gian Domenico Giusti, Ilaria Andresi, Ileana Adamini

Introduzione: la gestione ottimale della ventilazione meccanica e dello svezzamento richiede un processo decisionale dinamico e collaborativo per ridurre al minimo le complicanze ed evitare ritardi nell’estubazione. In assenza di collaborazione il processo di ventilazione può essere frammentato, incoerente e ritardato con un aumento della mortalità. Gli esiti dello svezzamento e della durata della
ventilazione meccanica sono positivamente influenzati dalla crescente partecipazione degli infermieri.